Doodle di Google su Christopher D’Olier Reeve

Doodle di Google su Christopher D’Olier Reeve

Nasce a New york il 25 settebre del 1952 e muore sempre a New York il 10 ottobre 2004. Nella sua carriera ha svolto il ruolo di attore, produttore televisivo, cinematografico e regista. I suoi genitori scrittore il padre e giornalista la madre gli conferirono le capacità che poi lo resero un personaggio a tutto tondo.

I suoi studi lo portarono a diplomarsi alla Cornell University nel 1974. In pochissimo tempo divenne famoso a livello mondiale grazie all’interpretazione del noto personaggio Dc comics Superman di cui fu interprete anche nei tre sequel degli anni ottanta. Grazie alla sua fama divenne attivista per i diritti e la libertà di pensiero degli intellettuali e degli scrittori del Cile.

La carriera

Tutto ebbe inizio quando ancora Reeve era poco più che quindicenne, col suo debutto a Broadway nel 1976, stesso anno in cui partecipò al provino per Superman. Il suo primo film arrivò nel 1978 e da quel momento divenne una stella cinematografica e televisiva in continua ascesa.

Con la compagna Gae Exton fece due figli: Matthew e Alexandra, tuttavia nel 1992 sposò Dana Morosini da cui nacque il terzo figlio Will Reeve.

La tragedia dell’uomo d’acciaio

Un triste 27 maggio del 1995, Reeve prese parte ad una gara di corse di cavalli a Charlottesville sul terreno del parco equestre Commonwealt in Virginia. Come altri grandi del passato il nostro eroe cadde da cavallo con conseguenze gravissime: Lo spostamento delle vertebre cervicali e la lesione del midollo spinale. Questo comportò una paralisi con una impossibile probabilità di guarigione, perse l’uso degli arti e la capacità di respirare autonomamente.

Ree morì nove anni dopo che trascorse per intero nell’ospedale dove veniva assistito su una sedia a rotelle, solo l’affetto e le visite dell’amico Robin Williams riuscirono a tenerlo in vita così a lungo ridonandogli il sorriso e la voglia di continuare a vivere.

L’impegno sociale di Christopher Reeve

Reeve utilizzò la sua notorietà e il suo denaro per sensibilizzare il mondo verso le persone portatrici di disabilità. Aiutò tramite ingenti raccolte fondi il ritorno alla vita, al lavoro e una seppur difficile normalità le persone affette da difficoltà più o meno simili alla sua.

La sua fondazione distribuì ( e ancor oggi continua ) milioni di dollari alle varie organizzazioni che si occupano di questo ramo sociale. L’impegno di Reeve si spinse anche nel campo medico, finanziando la ricerca per migliorare le condizioni fisiche e di salute delle persone affette da gravi disabilità del midollo spinale.

La luce del crepuscolo (In the Gloaming) è un film per la televisione del 1997 diretto da Christopher Reeve. La storia parla di Danny che ritorna a casa dopo aver interrotto i collegamenti con la famiglia. Malato di HIV, decide di morire con loro. Il padre è quasi estraniato da questa situazione visto che si concentra solo sul lavoro, al contrario la madre Janet e la sorella Anne sono liete del suo ritorno. Tuttavia non riescono ad accettare la malattia, evitando costantemente l’argomento.

Nel momento dell’aggravarsi delle condizioni di Danny, i famigliari si rivolgono ad una infermiera specializzata che li aiuta ad affrontare la malattia rimanendo più uniti e accettando la possibilità della morte. Questo porta i vari protagonisti ad instaurare un legame come mai prima vi era stato. Il film fu candidato 5 volte agli Emmy per il dramma incentrato attorno alle persone con diagnosi di HIV.

L’eroe continua a vivere anche dopo la sua morte

A tutt’oggi il suo lascito è la Fondazione Christopher & Dana Reeve, creata nel 1998 e che continua a fare di un uomo un eroe, senza mantello, ma con un grande potere quello di aiutare il prossimo anche dopo la sua morte. Non è una frase Dc Comics ma della Marvel eppure mai quanto in questa situazione possiamo dire sia calzante: Da grandi poteri derivano grandi responsabilità… grazie Superman e buon compleanno Christopher Reeve!