Disney Dreamlight Valley – Vale la pena?
Stanchi di Animal Crossing? Desiderate un’esperienza come con The Sims ma con più azione? La vostra passione è la Disney?
Bene, perché Disney Dreamlight Valley è il gioco che fa per voi. Scaricabile su Game Pass sull’Xbox, dal 6 settembre 2022 Disney è scaricabile e giocabile sugli smartphone, i PC, su PlayStation 5 e su Nintendo Switch.
Notizia recente è il passaggio dalla giocabilità gratuita al pagamento. I creatori non riescono a stare al passo con i costi, motivo della loro scelta.
Questo potrebbe far storcere il naso a molti, specie per il prezzo. Ci si domanderà ne vale la pena? La risposta è sì. Ne vale la pena. Perché? Perché Disney Dreamlight Valley è un mostro di Frankeistein, prende il meglio da giochi ben conosciuti (i già citati Animal Crossing e The Sims), e lo migliora. Un buon modo per attirare giocatori.
Disney Dreamlight Valley – Vale la pena?
Il regno perduto
Il giocatore si ritrova al confine tra realtà e sogno, dove trova una magica valle dove tutto è possibile. Qui vivono i personaggi Disney più amati, condannati dall’Oblio, una forza malvagia e misteriosa, ad una vita miserabile.
Le spine della donna hanno invaso la valle, e il compito del giocatore è riportare la felicità perduta. Attraverso varie missioni – alcune utili per la trama, altre per stringere rapporti con gli abitanti della valle – si scopriranno i misteri legati al nostro personaggio, e soprattutto si respingerà l’oscurità.
Niente altri spoiler. Per goderne appieno, bisogna giocarci. Disney Dreamlight Valley può contare su una serie di aggiornamenti che ampliano l’esperienza di gioco, facendo appassionare ad attività che nella vita reale difficilmente faremmo.
Animal Crossing alla lunga annoia, ma questo difficilmente succederà con Disney Dreamlight Valley, che dona emozioni ai più nostalgici e riporta alla nostra infanzia. Un gioco dolce, per i romantici, e divertente per chi vuole passare qualche oretta in relax.
Correte a prenotarlo finchè siete in tempo. Approfittate delle offerte. Non ve ne pentirete.
Collaboratrice, futura storica dell’arte (si spera) ed appassionata di fumetti, videogiochi, serie tv e film. Attualmente ho un podcast, Eva deve morire, su Spotify. Spero di potervi vedere presto anche lì.