Consigli lettura: Spy x Family
Consigli lettura: Spy x Family
Una spia, un’assassina e una telepate entrano nel cortile di una scuola. L’inizio di una brutta barzelletta? Ma no: è la trama, ridotto all’osso e senza spoiler, del manga rivelazione di Tatsuya Endo, Spy x Family.
Un po’ thriller, un po’ commedia, un po’ film d’azione vecchio stile, questo manga vi regalerà un sacco di emozioni, facendovi quasi dimenticare che l’autore è stato uno degli assistenti di Isayama, autore del celebre Attacco dei giganti.
C’è da temere? Eh, forse un poco. Ma per ora, gli attuali archi narrativi sono di una delicatezza e di una comicità da riscaldare il cuore.
Per ora, ecco.
Found family trope
Il protagonista, Loid, è una spia, a cui è stato dato il compito di costruirsi una famiglia finta per entrare in una delle scuole più esclusive del paese, per catturare un obiettivo elusivo quanto pericoloso.
Destino vuole che la sua strada si incroci con quella di Anya, una bambina di cinque anni, telepate, e Yor, una dolce ragazza che è in realtà un’assassina del governo.
Tutti fanno del loro meglio per nascondere la verità, e gli effetti sono esilaranti.
Loid ha a cuore il benessere del paese, Yor fa quello a cui è stata addestra e Anya, la bambina, è l’unica che capisce cosa sta succedendo nonostante gli sforzi degli adulti di celare le loro identità segrete.
Ed è divertente perché dal suo punto di vista è come un gioco, o come una delle serie animate che vede in televisione.
Consigli lettura: Spy x Family
Ovviamente, non è un gioco, e Loid si trova spesso a dover affrontare minacce contro sé stesso e la sua falsa famiglia, a cui finge di non tenerci.
Sforzi inutili, specie quando affitta un intero castello solo per Anya o si mostra nel suo stato più vulnerabile a Yor.
Yor dal canto suo si è affezionata ad Anya e si considera un po’ la sua seconda mamma, ma come è difficile essere normali quando si torna a casa sporchi di sangue.
Spy x Family è l’ennesima dimostrazione che non bisogna avere legami di sangue per essere una famiglia. La famiglia a volte sei tu, la bambina adottata per farla introdurre in una scuola super esclusiva, l’assassina che si finge una comune impiegata a cui hai chiesto di farti da moglie e finta mamma, un cane e il tuo non migliore amico che continua a darti gadget per le tue missioni.
Non così complesso, no?
Collaboratrice, futura storica dell’arte (si spera) ed appassionata di fumetti, videogiochi, serie tv e film. Attualmente ho un podcast, Eva deve morire, su Spotify. Spero di potervi vedere presto anche lì.