Cinque teen movie che non potete assolutamente perdere
Vi proponiamo una breve lista di teen movie da non perdere: nel redigerla abbiamo evitato appositamente titoli di spicco o cult generazionali.
Cos’è, prima di tutto, un teen movie? Si tratta di un film che ha per protagonista un individuo o un gruppo di individui in età adolescenziale. Il termine “teen” sta a significare che i personaggi dovranno avere un’età compresa fra i 10 e i 19 anni. Per convenzione, però, si fa riferimento ad un’età non inferiore ai 13 anni. Al parametro anagrafico andrebbero aggiunte anche altre caratteristiche. Il racconto dovrebbe ambientarsi in contesti spazio-temporali tipicamente frequentati in quell’età. Una scuola, il quartiere, una nuova città: sono queste le aree predilette dai teen movie. Infine, questo genere non può esimersi dall’includere tematiche caratteristiche del mondo adolescenziale, come la crescita, il lutto, la paura per il futuro, i nuovi affetti.
Fatta questa doverosa quanto banale premessa, passiamo alla lista di teen movie scelti dall’Associazione Fumetti Indelebili.
The faculty (Robert Rodriguez, 1998)
Il regista de Dal tramonto all’alba (1996) si cimenta in questa sci-fi story dal sapore fifties (L’invasione degli ultracorpi, Don Siegel 1956). Con un cast che include astri nascenti della settima arte (Elijah Wood, Josh Hartnett), Rodriguez riesce a costruire un teen movie leggero ma mai superficiale, puntando tutto sul design alieno, sui mostri e sulle dinamiche relazionali fra i personaggi principali. Da brivido la sequenza finale nella scuola, con giochi di ombre che ricordano il cinema espressionista degli anni ’20.
The hole (Joe Dante, 2009)
Chi conosce l’ultimo film del creatore dei Gremlins? Direi ben pochi, visto lo scarso successo al botteghino. Ma The hole è, in realtà, un ottimo film che mette al centro due fratelli, di cui un adolescente e un bambino, che si trasferiscono in una nuova città e fanno amicizia con una ragazza. I tre si avventureranno all’interno della nuova casa, scoprendo un…buco, o meglio una botola sul nulla. Il Dante americano costruisce il proprio inferno a partire da Lovecraft, e soprattutto basandosi sui traumi infantili, sulle paure sepolte e mai accettate, dei due fratelli. Invidiabile, anche qui, l’ultima sequenza, nella sua follia psichedelica.
It follows (David Robert Mitchell, 2014)
Esordio col botto per Mitchell, che mette al centro della sua storia un gruppo di ragazzi alle prese con un pericolo alquanto singolare. Con i suoi riferimenti a Carpenter (La cosa, 1982) ma anche Bunuel (L’angelo sterminatore, 1962), It follows è un grande horror a costo zero. Un film fatto di personaggi e atmosfera. Il teen movie ci racconta, attraverso una trama paranoide, il difficile confronto dei ragazzi con la sfera della sessualità, per poi sfociare in riflessioni sull’esistenza che nessuno si aspetterebbe da un prodotto di genere. Letteralmente imperdibile.
Dark night (Tim Sutton, 2016)
Che Dark night sia un film da Sundance Film Festival è chiaro a tutti. Budget ridottissimo, aura indie: gli ingredienti ci sono tutti. Ma questa volta siamo di fronte ad un’opera dall’alto senso artistico, proprio in contrasto estetico con il film da cui ha preso le mosse, ovvero Batman – The dark knight (Christopher Nolan, 2008). Il terzo film di Sutton infatti ci racconta la storia dei ragazzi protagonisti dell’eccidio di Aurora, avvenuto durante la proiezione del celebre cine-comic. Se anche il nume tutelare è Gus Van Sant (Elephant, 2003), l’opera ha una vita propria e respira grazie ai silenzi, al non detto, alla vita dei ragazzi e di una generazione che sembra completamente avulsa dalle precedenti. Dolente e spaventoso.
February (Oz Perkins, 2015)
Terminiamo la nostra rassegna con quello che sembrerebbe un horror “demoniaco”, ma che nei fatti è tutt’altro. In cabina di regia di questo teen movie troviamo Oz Perkins, poi approdato nel fantasy con la fiaba synth-gothic di Gretel & Hansel (2020). Il figlio del ben più noto Anthony Perkins (sì, il protagonista di Psyco) ci racconta la vita di tre ragazze in un mondo ad un passo dal baratro esistenziale. Tre esistenze che si incroceranno in un istituto religioso e in cui i lutti, le invidie, le credenze e le distanze creeranno un corto circuito incontrollabile.