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Cattivik: non solo una parodia di Diabolik!

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Il nero genio del male

“Brivido, terrore, raccapriccio!”, dice la voce narrante prima di ogni storia di Cattivik, non senza una punta di sarcasmo.

L’intento parodico/satirico di Cattivik non potrebbe essere più evidente già dal titolo, ispirato al mitico Diabolik.

Se Diabolik è un ladro aristocratico nei modi, di bell’aspetto, brillante e non privo di un codice etico (per quanto distorto), Cattivik è l’esatto opposto e non ha nemmeno l’ombra di sofisticazione!

Grottesco e repellente, vive nelle fogne e non si distingue certo per essere un “gentiluomo”.

Il titolo di “nero genio del male”, che la voce narrante del fumetto spesso usa per descrivere Cattivik, è per lo più ironico: il nostro protagonista, infatti, colleziona un fallimento dopo l’altro…

Anche quando un ”colpo” non gli si ritorce contro, evento raro, non riesce mai a ricavarne un vero guadagno. Nonostante ciò, non si perde d’animo, sempre pronto a preparare la prossima malefatta.

Cattivik

Una versione per bambini di Diabolik

Bonvi, pseudonimo di Franco Bonvicini, lo ideò nel 1965. Il concept? Una versione per i più piccoli di fumetti a sfondo criminale come Diabolik e Satanik, all’epoca popolarissimi.

Nonostante la crudezza delle storie e i loro temi a volte decisamente maturi, una politica editoriale del “pubblichiamo tutto, basta che sia a basso prezzo” fece passare ogni censura.

In seguito Bonvi, oberato di lavoro, cedette i diritti del personaggio al suo “studente” e collega Silver, su richiesta di quest’ultimo.


Dal 1989 al 2001 il personaggio si conquista una testata tutta sua.

Viene persino creato un videogioco ispirato a lui nel 1992, seguito da una serie animata nel 2008 (anche se la qualità dell’animazione in 3D, bisogna ammetterlo, lasciava un tantino a desiderare).

Uno dei tratti caratteristici di Cattivik è il suo curioso aspetto fisico. Una sorta di macchia nera antropomorfa dalla forma ”a pera”, il suo creatore disse di lui: ”una macchia d’inchiostro: poco importa cosa sia esattamente, l’importante è che sporchi molto!”.

Distintivo è anche il suo modo di parlare: Cattivik elide quasi sempre l’ultima lettera delle parole, creando una specie di “dialett’” tutto suo.

Cattivik

Si tratta, chiaro, di un altro rimando irriverente a Diabolik e compagnia (“diabolic-o”).

La satira di Cattivik

Ma la satira di Cattivik non si ferma alla parodia. Bonvi affermò che «contesta (…) la borghesia, la guerra, il sistema in generale. Molto ingenuamente, se vogliamo, ma era l’unico nella stampa per ragazzi».

Temi sociali in Cattivik

Non per nulla, il personaggio è la nemesi di Gino Solitomino: stereotipo dell’italiano piccolo borghese, medio e mediocre.

Cattivik e il Solitomino

Sempre a detta del suo autore, nonostante la sua malvagità Cattivik finisce sempre per pagare le proprie colpe (una sorta di retribuzione karmica, diremmo oggi, che lo differenzia del tutto da Diabolik e Satanik!).

Nel 2020, a sorpresa, è tornato con delle storie inedite, sulle pagine di Lupo Alberto numero 422.

Gli hanno persino dedicato una canzone: Come Cattivik del gruppo rock pavese Il Pesce Parla, canzone satirica che parla di un uomo ozioso e improduttivo, uscita nel giugno 2020. Un tributo al personaggio che di certo si adatta al suo spirito!

Il Pesce Parla cover
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