Buona visione: Little demon
Buona visione: Little demon
Essere figli di genitori separati è dura.
Essere figli di una wicca e di Satana? Peggio.
Se poi ci si mette l’adolescente, il primo ciclo e un rapporto complicato con la propria madre, si hanno gli ingredienti per il disastro.
Christine ha tredici anni, si trasferisce spesso ed è sempre la ragazza nuova, un po’ strana. Finalmente fa amicizia con un ragazzo, ma va nel panico quando vede una macchia rossa in mezzo ai suoi pantaloni.
Non è l’inizio di un reboot di Carrie, ma l’incipit della nuova e divertente serie su Disney plus, Little demon.
Non adatta ai deboli di cuore.
Bene o male? No, adolescenza.
Scurrile, senza peli sulla lingua, surreale e a tratti grottesca, con un black humor che ammicca a quelli di noi cresciuti a pane e South Park.
Little Demon è decisamente una serie sopra le righe, non adatta a chi ha gusti un po’ delicati, e non ama smembramenti e spargimenti di sangue.
La serie non è il classico teen drama, anche se ha come protagonista un’adolescente con problemi relazionali e traumi. Non è una semplice satira, anche se prende in giro tutti, nessuno escluso. Non è nemmeno un classico horror, considerati tutti i demoni e possessioni che vi sono in ogni episodio.
È una serie detta le sue regole, fa passare il tempo e regale venticinque minuti di risate. Non aspettatevi di trovarvi chissà che profondità o concetto filosofico dentro, come in certi episodi più illuminati di Rick and Morty.
Little Demon sa cos’è, non pretende di essere di più e regala intrattenimento puro. Di quante serie si può dire oggigiorno?
Correte a vederla, se non avete paura di budella, scurrilità e problemi coi genitori.
Collaboratrice, futura storica dell’arte (si spera) ed appassionata di fumetti, videogiochi, serie tv e film. Attualmente ho un podcast, Eva deve morire, su Spotify. Spero di potervi vedere presto anche lì.