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Blasphemous: un capolavoro in pixel art.

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Blasphemous: un capolavoro in pixel art.

Blasphemous: un capolavoro in pixel art.

Vuoi per curiosità, vuoi perché lo avete sentito nominare diverse volte o vuoi per caso, voi che state leggendo questo articolo vi starete sicuramente approcciando a Blasphemous, e volete farvi un’idea a riguardo. Ebbene, qui troverete tutte le risposte che cercate!

Blasphemous: cos’è e com’è fatto

Blasphemous” è un videogioco in stile metroid-vania, dunque un platform 2D, sviluppato dal team “The Game Kitchen” (composto da circa 10 persone) e pubblicato da Team17 il 10 settembre 2019 per Nintendo Switch, PC, PS4 e Xbox One. La particolarità di questo titolo è la realizzazione della grafica, interamente in pixel art.

Blasphemous: un capolavoro in pixel art.

Il lavoro in pixel art

La pixel art, in parole povere, è una tecnica di disegno al computer, dove le immagini sono realizzate interamente in pixel. Questo può lasciare interdetti sulla qualità che ci si può aspettare, ma fidatevi: il lavoro magistrale del Team di sviluppo vi lascerà esterrefatti per la sua rara bellezza. Vi sorprenderanno i minuziosi dettagli, la maniacale cura e attenzione in ogni aspetto che hanno dedicato al progetto!

Blasphemous: uno dei boss

La Storia

Volendo essere poco più di un’infarinatura e non una sezione di Wikipedia, vi diremo solo pochissimo di ciò che potrete vivere giocando al titolo. La storia si svolge nel regno di Custodia, un luogo completamente assuefatto dalla religione, che, come si può anche intuire dal titolo, sarà il nodo centrale della trama. Vestiamo i panni di un “penitente”, un pellegrino intento a compiere il suo viaggio e a portare a termine la sua missione, armato della sua spada, detta “il Mea Culpa”, con la quale si farà strada lungo il suo cammino. Ben presto ci renderemo conto che i luoghi per i quali passiamo hanno subito gli effetti di una sorta di grande “cataclisma religioso”…

Blasphemous: un altro boss aberrante

Le Ambientazioni

Le numerose zone in cui è frammentata la mappa del regno sono varissime e dettagliatissime, ognuna accompagnata da una propria colonna sonora (tutte magnificamente belle e azzeccate) che descrivono il paesaggio su schermo. E qui il lavoro di pixel art si può apprezzare ancor di più, dalle grandi vedute sull’orizzonte (sullo sfondo dello schermo) alle sezioni più piccole, cavernose e articolate. Come detto, le zone sono numerose, e l’esplorazione ne gode a pieno, senza mai risultare stucchevole e stressante, al contrario, talune sembrano più brevi di altre per la grande scorrevolezza in accordo col gameplay.

Blasphemous: un capolavoro di metroid-vania in pixel art.

Il Gameplay

Il punto cruciale. Il gameplay, più precisamente il combat system, è sorprendentemente semplice e intuitivo, al tempo stesso arricchito da meccaniche che sfruttano oggetti (drop) che otteniamo durante il cammino, come i “grani del Rosario”, le Reliquie o i “ cuori del Mea Culpa”. Certo, ci sono parti del gioco più ostiche, dove è richiesta una skill maggiore per superare una certa area o sconfiggere un determinato nemico, ma nel complesso il gameplay non si può definire arduo quanto in un Soulslike. La varietà di nemici è notevole, e nel corso della storia potrete dilettarvi, se vi aggrada, al completamento di numerose quest secondarie, raccoglimento di collezionabili ed esplorazione di aree nascoste.

Blasphemous: un capolavoro di metroid-vania in pixel art.

La longevità e l’equilibrio

Parliamo di questi 2 fattori: in termini di longevità, Blasphemous offre sicuramente un’esperienza godibile e non stancante, forse anche lunga il giusto, se non un pelino troppo breve. Il mio è un giudizio che si trova a metà strada tra queste due considerazioni, ma ovviamente la percezione e il gradimento della funzione tempo – gioco è puramente personale. Per equilibrio, invece, indichiamo quella proporzione tra andamento e “velocità” del gameplay rispetto alla storia, assieme alla quantità e velocità di upgrade ottenibili nel gioco.

Spiegandolo meglio: appena iniziato il gioco si ha la sensazione di dover fare molta strada prima di ottenere determinati upgrade. Ma questa sensazione la si ha solo per una prima parte di gioco, quella più lenta, dove ancora ti stanno introducendo al mondo in cui ti stai muovendo. Dopo questa parte, almeno personalmente, ho avuto molto l’impressione che gli upgrade e gli oggetti ambiti arrivassero sempre troppo subito e troppo vicini l’uno all’altro. Ma tolto questo, non ho assolutamente nulla da rimproverare a questo magnifico titolo.

Giunti alla fine di questo articolo, se vi state ancora chiedendo se Blasphemous sia un titolo a cui valga la pena giocare, la risposta è, senza dubbio, assolutamente sì!

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Emanuele Ramunni

Liceale 17 enne (quasi 18), scrivo per passione, di ciò che mi piace perché mi piace, e mi piace.

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