Black Widow: Scarlett Johansson fa causa alla Disney
Il film sulla vedova nera degli Avengers è il primo della quarta fase della Marvel Cinematic Universe (MCU). Un lungometraggio attesissimo dai fan, già dalla prima comparsa della letale assassina Natasha Romanoff in Iron Man 2 (2010).
Black Widow era programmato per essere distribuito nel 2020, ma per problemi dovuti al Covid-19 è stato posticipato per ben tre volte prima di debuttare nelle sale il 9 luglio. Diretto da Cate Shortland e scritto da Eric Pearson, vede come protagonista la bellissima Scarlett Johansson, affiancata da Florence Pugh, David Harbour, O-T Fagbenle, Olga Kurylenko, William Hurt, Ray Winstone e Rachel Weisz. Le riprese hanno avuto luogo dal maggio del 2019 fino all’ottobre dello stesso anno. Le scene sono state girate principalmente in Norvegia, ma anche a Budapest, in Marocco, in Inghilterra (nei Pinewood Studios), in Atlanta, Georgia e Roma.
Dove sono nati i problemi?
Secondo la Johansson, con l’uscita di Black Widow in contemporanea sia nelle sale sia sulla piattaforma streaming Disney+, la Walt Disney Co. avrebbe violato il contratto stipulato con l’attrice. Tale contratto, secondo la vedette, avrebbe garantito invece un’uscita cinematografica esclusiva. La presunta inosservanza dei termini, pertanto, avrebbe fatto perdere potenziali guadagni alla Johansson. Questa, il 29 luglio, ha deciso di fare causa all’azienda.
Il film ha deluso infatti le aspettative da botteghino, posizionandosi tra i film Marvel con gli incassi più bassi. La perdita, comunque, è anche dovuta ad un contesto storico ed economico in cui i cinema trovano una lenta ripartita post-pandemia.
La risposta di Disney
Walt Disney Co. ha risposto negando le accuse di non aver rispettato il contratto firmato con l’attrice e che la causa sia “particolarmente triste e dolorosa nella sua insensibile inosservanza dei terribili e prolungati effetti della pandemia del Covid-19”. Ha anche aggiunto che la concessione del film alla piattaforma streaming non solo fosse parte del contratto, ma permetterebbe tutt’ora alla Johansson il guadagno di un maggiore compenso, aggiunto ai 20 milioni di dollari già ricevuti fino ad oggi.
Entrambe le parti hanno rilasciato versioni opposte dei fatti. Ma a prescindere da chi abbia ragione o torto, citando John Berlinski, uno degli avvocati della Johansson, “questo sicuramente non sarà l’ultimo caso in cui un talento di Hollywood prende posizione contro Disney”.
