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Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.

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Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.

Nella vita si fanno molte scelte alcune più radicali di altre, ci si pente? Ci sentiamo appagati? Scelte, solamente scelte.

Con un Hashtag #artistidelcavolo entriamo nel mondo di illustratori animatori e fumettisti che si sono contrapposti alla cultura tradizionale che vede gli animali come mera carne da macello, come un singolo pasto e nulla più.

Ascoltiamo le loro storie e soffermiamoci sulle loro opere.

Questo è il progetto di Maicol e Mirco qualcosa che potrebbe indubbiamente sensibilizzare molti di noi.

Sei quello che mangi, mi sembra si dicesse così, la logica in questo caso ci porta in un loop infinito per cui se siamo quello che mangiamo stiamo parlando di cannibalismo.

Cosa ci distingue dal maiale o dall’agnello? Perché proviamo orrore nel vedere popoli che mangiano i cani e non proviamo orrore per cuccioli di altri animali, anche gli agnelli o i maialini possono indossare un vestito ed avere padroni amorevoli, eppure molti di noi li mangiano.

Cerchiamo di capire dall’esperienza di questi artisti il concetto: Essere Vegano.

Adriano Carnevali 

Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.
Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.

L’esperienza di Adriano Carnevali

Sia io che Donatella, la mia compagna da una vita, siamo iper-animalisti: dire che in casa nostra “non si fa male a una mosca” non è solo un’espressione figurata.

Dunque da sempre ospitiamo, assistiamo, cerchiamo di aiutare ogni genere di creatura vivente (comprese quelle della nostra specie).

La scelta del vegetarianismo è stata però abbastanza tardiva, più o meno dall’età di cinquant’anni (quindi da quasi ventiquattro anni, ahinoi…): fino ad allora eravamo (soprattutto io) carnivori, perché operavamo inconsciamente (come, credo, la maggior parte di noi) una sorta di distinzione tra “lesso”, “bistecche”, “prosciutto”, “trote”, “salmone” ecc. e le creature di appartenenza, quasi che i prodotti acquistati al supermercato o nei negozi fossero “altro” dagli animali da cui provenivano.

Poi, non saprei dire esattamente per quale preciso motivo, c’è stata una sorta di risveglio da questo obnubilamento mentale e da allora facciamo fatica perfino a percorrere le corsie dei supermercati traboccati di pezzi di membra di creature che furono viventi e senzienti.

Bruno Bozzetto

L’amore di Bruno Bozzetto per la vita

ho smesso di mangiar carne da circa cinque anni, non per motivi dietetici, ma per amore verso tutti gli animali. 

Anche se ne mangiavo pochissima, prima ho vissuto nel buio, nell’ignoranza, nell’orrendo “si è sempre fatto così”… e me ne vergogno profondamente. 

Per fortuna un giorno si è “accesa la luce”, così come vorrei si accendesse per tutti.

Edo 9000

Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.
Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.

Edo 9000 ogni animale può essere un amico

Sono vegetariano da circa vent’ anni.

Da qualche anno facevo volontariato presso un’ associazione animalista. Il maltrattamento sugli animali ha tante facce: vivisezione, allevamenti per carne e pellicce, abbandoni…problemi per i quali spesso mi sembrava di potere fare molto poco. 

Più ci pensavo e meno differenza vedevo tra un maiale e un cane, tra una mucca e un gatto. Così ho smesso di mangiare animali, una cosa concreta che posso fare ogni giorno per aiutarli.

Alberto Talami

Lise e Talami dalla salute all’attivismo

Non mangio più carne/pesce dal 2017.

Frequentando Linda ( la mia compagna) vegetariana da 18 anni ho preso la palla al balzo per mettere in discussione il rapporto con gli animali e l’alimentazione.

In pratica: io l’ho convinta a sbattezzarsi, lei mi ha convinto a diventare vegetariano.

Contemporaneamente abbiamo iniziato a frequentare 2 attivisti/chef vegan che ci hanno introdotto ad una nuova forma mentale.

Inizialmente la dieta vegana mi interessava per motivi di salute, poi, dopo essermi informato, ho scelto di non avere più a che fare con l’industria della carne e del latte.

Adriano De Vincentiis

Adriano e la rivoluzione della coscienza umana

Ho smesso di mangiare animali 22 anni fa, nell’anno 2000; il motivo è che prima ero ignorante.

L’alimentazione, prima di allora, in un periodo concitato di lavoro e viaggi, era sempre rimasta per me come un automatismo, qualcosa che si svolgeva nella mia vita come semplice sussistenza: una stupida inerzia.

Ebbi un periodo, fortunatamente, con più tempo libero, tempo per leggere, pensare, farmi domande e soprattutto parlare con persone che ne sapevano più di me sull’industria alimentare.

Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.

Nel momento in cui mi resi conto del male che, con degli apparentemente innocui gesti quotidiani, facevo ad altri esseri viventi che nemmeno conoscevo, cambiai radicalmente dal giorno alla notte.

Ho un’etica Vegana e Anti Specista e ad oggi quella rivoluzione è l’unica cosa veramente importante che io abbia mai fatto.

Sono fiero e orgoglioso di definirmi Vegano, la comunità Vegana cambierà il mondo e un giorno sarà ricordata come uno dei movimenti più importanti di tutta la storia dell’umanità.    

Noemi Viola

Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.
Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.

Noemi Viola, la cultura alimentare culturale

Ho deciso di smettere di mangiare animali nove anni fa perchè -molto semplicemente- non voglio sostenere un sistema alimentare che si basa sullo sfruttamento, sulla violenza e sulla violazione dei diritti degli animali.

Penso che dire no sia un gesto quotidiano politico ed etico molto poco faticoso e sempre più necessario per gli animali, per il pianeta, per noi.

Andare oltre le nostre abitudini alimentari dettate dalla cultura in cui siamo cresciuti non è così difficile come a molte persone sembra, ma ci vuole prima di tutto la volontà di vedere le cose come stanno. 

Ale Giorgini

Ale Giorgini, il dubbio poi la conferma

Sono vegetariano dal 2006. Ho iniziato per caso, pensando sarei tornato presto a mangiare carne.

Poi il mio corpo e la mia mente hanno iniziato a stare meglio e ho capito che non avrei più cambiato dieta.

Poi ho anche capito che facendo quella scelta il mondo stava un pochino meglio. E allora ho capito che non avrei più dovuto cambiare dieta.

Martina Dirce Carcano

Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.
Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.

Martina Dirce Carcano una lenta costante evoluzione

L’ultimo animale che ho mangiato è stato un povero tonno più di 10 anni fa.

Non mangiavo animali terrestri da anni, ero all’Oceanografico di Valencia con un’amica e mi sono resa conto dell’assurdità di essere in un luogo dedicato agli animali marini, mentre ne stavo divorando uno.

Le scelte che ho compiuto nella mia vita, così come nella mia alimentazione, son sempre state dettate dal “sentire” più che dalla testa.

Da bambina continuavo a ripetere ai miei genitori che non volevo più mangiare gli animali, mi piacevano da vivi.

Purtroppo erano anni in cui non si parlava di alimentazione a base vegetale nell’età infantile e sembrava una scelta potenzialmente pericolosa, quindi i miei non se l’erano sentita di assecondarmi.

Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.

Quando sono diventata più grande e consapevole ho semplicemente seguito quello che la me bambina ha sempre desiderato.

Poi mio papà si è ammalato di un tumore che non lascia scampo e per aiutarlo nella malattia tutta la mia famiglia ha ridotto al minimo il consumo di animali.

Sono stata vegetariana per tanti anni e sono passata ad un’alimentazione completamente vegetale dal lockdown.

Ho sfruttato quei mesi ovattati per studiare e per capire che era l’unica scelta sostenibile (nonché l’unica scelta etica, salutista e politica) possibile.

Così ho abbandonato anche i pochi latticini e le poche uova che ancora mangiavo e mi son comprata una scorta di B12.

Ѐ stata la scelta più felice della mia vita.

Eliana Albertini

Eliana Albertini Dall’incubo al sogno

Fin da molto piccola entravo facilmente in sintonia con gli animali.

Mi succedeva anche con i maiali che abitavano dentro il cortile della mia nonna materna e che salutavo ogni volta che andavo a trovarla.

Ogni tanto quei maiali sparivano e io non capivo perché, ma la loro assenza mi faceva sempre stare molto male. Quando ho capito, il buio più nero ha cominciato a farsi spazio dentro di me.

Non avevo più pace, avevo solo molte domande ma nessuno sapeva darmi risposte. Una cosa era chiara: io lo sentivo, ne ero certa, nella mia vita precedente (o quella prima ancora) io ero un maiale.

Zuzu

Zuzu Giulia Spagnulo, le menzogne della macchina industriale

“Quando andai in cura da una dottoressa nutrizionista per guarire dall’anoressia e dalla bulimia ricordo il momento drammatico in cui mi disse che, per non avere “cibi tabù”, era necessario reinserire a poco a poco la carne nella mia alimentazione.

La odiai, ma dopo quasi dieci anni mi sono riappacificata con quel ricordo.

Tornare onnivora per guarire mi ha permesso di essere, oggi, una vegana per scelta.

Non ho paura di mangiare la carne perché disgustata dal mio corpo.

Oggi rifiuto la carne e tutti i prodotti di origine animale perché non mi assolvo più con stupide giustificazioni.

Perché ho detto di amare gli animali per tutta la vita, ma ora so che dire di amarli è più facile che rispettarli.

Da quando ho adottato Edison al canile un anno fa non posso più prendermi in giro, per me gli esseri viventi non sono più cibo.

La decisione l’ho presa un pomeriggio di 7 mesi fa quando ho cercato su internet il documentario “Dominion”.

Avevo già capito, prima ancora di guardarlo, che avrei cambiato in ogni caso alimentazione.

Ma ho scelto di guardarlo lo stesso perché volevo essere consapevole di cosa c’è dietro a tutte quelle etichette al supermercato che ci raccontano la menzogna di animali felici, in salute e all’aria aperta, inconsapevoli o addirittura felici di essere brutalmente uccisi.”

Maria Nives Manara

Io non sono animalista, sono un animale.

“Innanzitutto il mio nome è Maria Nives Manara. Sono nata nell’agosto del 1952, settima di 8 fratelli.
Mi firmo però quasi sempre Nives Manara o semplicemente Nives.

Il nome Tornasol che si vede nella pagina fb è il nome del cavallo che si è rifiutato, fino a farsi sostituire, di correre il palio di Siena, nel 2017, nonostante fosse montato da uno dei più maneschi fantini di sempre, capace di convincere a correre anche un elefante.

Non si sa dove sia finito Tornasol, mi piace pensare che sia contento nascosto in qualche posto del mio cuore.
Io non sono animalista, sono un animale; sento di appartenere al regno animale e raramente al genere umano.

Del genere umano, salvo i bambini, li amo con lo stesso sentimento goffo, delicato e rude con cui si avvicinano a loro gli animali. Salvo anche, in genere, tutti quelli che non hanno capacità di difendersi, intrappolati in società bastar*e.
Sono un animale erbivoro. Proprio perché erbivoro, vengo riconosciuto dagli animali erbivori come pari e come non rivale dai carnivori.


Nella mia vita raramente ho mangiato carne e quando l’ho fatto è stato per pressioni esterne di genitori , medici e affini. Credo addirittura di essere intollerante agli alimenti di origine animale, sicuramente lo sono da sempre al latte e derivati.


Qualche volta faccio pasta e dolci con le uova. Vivo in campagna e salvo galline quando vengono smesse dagli allevamenti intensivi. Loro sono selezionate per fare uova, e non riescono a farne a meno, nonostante i loro corpi siano provati fino allo sfinimento.

Le uova le regalo quasi tutte, ma qualcuna ne resta sempre. E come potrei guardarle ancora negli occhi, buttando via quelle loro uova che costano così tanta dolore? Poi, da adulta ho sperimentato con mano quanta sofferenza può provocare l’uomo non solo nutrendosi di animali, ma usandoli e abusandoli in tutti i modi.

Artisti del cavolo, un gruppo di autori dal gusto vegano.

Nessuno poteva darmi risposte perché solo io sapevo la verità.

Dopo un periodo di grande confusione ho fatto la scelta più scontata e naturale: smettere di mangiare i maiali e anche tutti gli animali che mi hanno fatto compagnia nella fattoria.

Da allora ho ritrovato la pace: sono rientrata in possesso del mio attuale corpo, ho imparato a cucinare molte cose buonissime, sono più in salute e di certo faccio sogni più tranquilli.

Un consiglio: ascoltatevi.

Spero che l’argomento vi sia piaciuto, nel frattempo ringraziamo Maicol per aver intrapreso questa campagna di sensibilizzazione; vi salutiamo e ci andiamo a cucinare una delle ricette del Signor Cavolo su Facebook.

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Valentino Coratella

Presidente dell'Associazione Culturale Fumetti Indelebili, Caporedattore di fumettindelebili.com, organizza da 7 anni la fiera del fumetto di San Benedetto del Tronto, il San Beach Comix. Disegna fumetti, scrive racconti, intervista fumettisti, sceneggiatori, cosplayer e fotografi. Di recente ha iniziato a realizzare cosplay, a presentare gare e a ricoprire la mansione di giudice di gara. Adora realizzare editoriali su videogiochi e musica di genere nerd metal.

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