Arcane 2 è un finale deludente
Arcane 2 è un finale deludente
Attenzione: la recensione contiene spoiler.
Lo so, alcuni potrebbero indignarsi di fronte a un titolo come questo. Parliamo di una serie che in quanto a pathos ed epicità non ha nulla da invidiare a nessuno, giusto? Giusto?
Erano in tanti ad aspettarsi la vittoria di Arcane come Miglior Adattamento ai Game Awards 2024, mentre è stato Fallout a trionfare su tutti. Snobismo nei confronti di una serie animata? Per nulla: è proprio la qualità della scrittura a non essere all’altezza.
Se dovessi definire il problema in breve, direi che Arcane 2 è un finale affrettato e privo di sostanza. Ignora i temi principali della prima stagione per una conclusione epica “buttata in caciara”, in stile Marvel, lasciando l’amaro in bocca a chi sperava in qualcosa di più.
L’animazione mozzafiato rimane come punta di eccellenza, facendo della serie una deludente meteora di bellezza.
Ma andiamo per ordine.
L’oppressione, ma scritta male
Nella prima stagione, il punto focale della storia è chiaro: Zaun contro Piltover, oppressi contro oppressori. Incentrare una serie sulla lotta al classismo per poi “scordarsi” di trovare una risoluzione decente è uno degli errori peggiori che potessero fare.
Dopo l’attentato terroristico di Jinx, che cosa fa Caitlyn per scovarla? Ma decide di gassare Zaun, ovvio, brutalizzando civili indifesi. Non solo Vi non si ribella, ma collabora senza nemmeno criticare il suo operato, reazione niente affatto realistica.
Caitlyn non subirà nessuna ripercussione per i suoi crimini, né si scuserà per la sofferenza causata. In fondo, stava soffrendo per la perdita della madre, e chi siamo noi per criticarla per le sue azioni fasciste? Se alla fine le due città si “rappacificano” senza che quei poveri cristi abbiano guadagnato granché, ci dovrebbe andare bene così.
Più che agli oppressi, la simpatia di Arcane 2 è riservata ai più privilegiati. Anche gli oppressori hanno sentimenti, no? La storia “abbandona” gli Zauniti, risolvendo tutto con un cliché che si potrebbe riassumere così: “due fazioni in lotta si alleano per sconfiggere un nemico comune, il che pone magicamente fine alle loro ostilità”. Meniamo un po’ le mani stile Marvel, una grande guerra epica, e finisce lì.
Pessimo, così come è pessima l’idea di usare scottanti problematiche sociali come “estetica” superficiale, senza prenderle sul serio.
Tutto troppo in fretta
Altro difetto principale di questa stagione è il suo ritmo frenetico. Agli spettatori non è lasciato spazio per respirare, dando la netta sensazione che ci fosse bisogno di più episodi per scrivere un finale soddisfacente. Troppa carne sul fuoco, in altre parole.
Ad esempio, della sottotrama di Mel si capisce ben poco, oltre ad apparire quasi una perdita di tempo. Viene spiegata solo in parte (che diavolo è Black Rose?), e lo scarso spazio per svilupparla non aiuta. Cinicamente, mi è venuto da pensare che sia stata sacrificata in nome di un futuro “universo esteso Arcane”.
Anche ad altri personaggi, come Ekko, viene lasciato meno tempo di quello che meriterebbero (frase ironica, lo so). Si riesce a malapena a elaborare certi colpi di scena, che perdono così parte del loro impatto emotivo. Ci sarebbero voluti più momenti di calma, o forse sarebbe stato il caso di concedere al team una terza stagione?
Jinx meritava di meglio, e non solo lei
La prima stagione è stata elogiata per la sua rappresentazione delle malattie mentali, riferendosi in particolare alle allucinazioni di Jinx.
Tutto questo viene gettato alle ortiche nella sequel, in cui le allucinazioni di Jinx scompaiono (quasi) del tutto, senza spiegazioni. Silco era come un padre, per lei, e il rapporto con Vi è in frantumi: la perdita di entrambi avrebbe dovuto esacerbare il problema.
La sua instabilità non scompare, ma passa gran parte di Arcane 2 in uno stato di prostrazione tale che il suo personaggio ne risulta penalizzato.
Da lei mi aspettavo più esuberanza e momenti di pura distruzione, che fanno parte del suo fascino da villain. Mi aspettavo di tutto, davvero, tranne la passività. Diventa un simbolo della ribellione quasi per caso, in un arco narrativo che finisce nel nulla.
Inoltre, chi si ricorda di quando questa storia ruotava intorno al rapporto tra due sorelle? Arcane 2 lo ridimensiona in nome di una “trama superiore” che non convince, penalizzando così anche Vi, che sembra esistere ormai in funzione della sua ragazza. La scena dell’ultimo episodio in cui Violet (che viene da Zaun, ricordiamolo) si definisce romanticamente lo “sporco sotto le unghie” della sua ricca partner mi è parsa a dir poco di cattivo gusto.
Meritava di meglio anche Mel, inserita in una sottotrama superflua che la trasforma in una sorta di “magica predestinata”, invece di sottolinearne l’intelligenza e l’acume politico. Nemmeno Jayce e Viktor se la cavano tanto bene, andando incontro a un finale incerto che sembra buttato giù in fretta e furia. Del resto, il discorso che Jayce rivolge a Viktor nell’ultimo episodio è del tutto fuori luogo, e non ha corenza interna all’opera: che senso ha parlare di “accettare le proprie imperfezioni” a una persona con una malattia terminale? Una malattia terminale causata dai gas con cui Piltover avvelena Zaun, tra l’altro.
Questo significa che sia tutto orrendo a livello narrativo? Certo che no, ma non è abbastanza per salvare l’insieme. Un vero peccato: una prima stagione così eccezionale avrebbe meritato un seguito dello stesso livello.