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Aot 4, finale: analisi della ending

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Aot 4, finale: analisi della ending

L’Attacco di giganti, anime nato dal genio Hajime Isayama, si appresta a concludersi, da qualche settimana ha infatti avuto inizio la seconda parte dell’ultima stagione.

Come di consueto, aot non delude mai. Scene di tensione, combattimenti sorprendenti e momenti di massima angoscia. Un altro cavallo di battaglia di questo anime però, riguarda anche la musica. Le opening e le ending di aot sono infatti sempre degne di nota e rappresentano uno degli aspetti più apprezzati e attesi dai fan.

In questo articolo ci soffermeremo sulla sigla finale: Akuma no Ko.

aot 4 finale: analisi della ending

Le immagini

Questa ending ha infatti un taglio decisamente romantico. Il protagonista è Eren bambino con indosso la sua famosa sciarpa rossa.

All’inizio l’ambiente è scuro, ci sono dei fiori bianchi che riempiono il pavimento di questo giardino chiuso nel quale Eren si muove.

Proprio nel momento in cui viene pronunciata la frase: “siamo tutti liberi” la sciarpa abbandona il corpo di Eren e vola via, trasformandosi in un uccello.

Il simbolismo del volatile è tipico in aot, sin dall’incipit del primo episodio, vediamo infatti il cielo essere attraversato da questo stormo di uccelli.

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Il cielo diventa una grande gabbia che pian piano si sgretola lasciando spazio ad un immenso paesaggio fiorito, illuminato dai colori del tramonto, giallo e rosa.

Il piccolo Eren si guarda intorno stupito e meravigliato dalla bellezza della natura. D’un tratto cresce di colpo e la corsa frenetica di un bambino felice si trasforma nella lenta e inesorabile camminata di un giovane uomo disilluso e arreso al suo destino.

La sciarpa rossa

Sappiamo che quella sciarpa rossa abbia un significato molto importante per Eren e Mikasa.

Eren se la tolse avvolgendo la piccola Mikasa ancora sconcertata per quanto accaduto, quel giorno infatti, egli le aveva salvato la vita. Da quel momento in poi, Mikasa non ha mai smesso di indossare quella sciarpa.

Non è un caso che la sciarpa sia proprio di colore rosso, si tratta infatti di un chiaro riferimento a alla leggenda del filo rosso del destino: questa credenza popolare presuppone che ogni persona sin dalla nascita sia legata alla sua anima gemella da un sottile filo rosso invisibile.

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La frase emblematica

Il ritornello, declama una frase apparentemente vaga ma, chi ricorda la serie, sa che non sia affatto nuova:

Questo mondo è davvero crudele

Ma anche così, ti amerò ancora

Akuma no Ko

Nella prima stagione infatti, una frase simile venne pronunciata da Mikasa a seguito della presunta morte di Eren, prima di scoprire che egli potesse trasformarsi in gigante.

“Questo mondo è estremamente crudele ma anche bellissimo”

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