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Alfred R.I.P.

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Alfred R.I.P.

Si dice che nei fumetti nessuno sia mai davvero morto. Si potrà dire anche per il fedele maggiordomo di Batman? Alfred Pennyworth che è stato per Bruce un mentore, un alleato e un padre putativo, è davvero andato per sempre?

Un personaggio può sempre tornare dalla morte, a meno che la scelta dello sceneggiatore sia necessaria per la prosecuzione del percorso di maturazione del protagonista.

La Dc con lo speciale Alfred R.I.P. ha sentito il bisogno di dare un commiato appropriato al padre surrogato di Bruce.  

Alfred R.I.P.

La coppia Peter J. Tomasi e James Tynion IV hanno condiviso il compito di dar vita all’addio commovente ad Alfred da parte della Bat Family. La coppia riesce nell’intendo con una narrativa abbastanza coerente e con il giusto impatto emotivo.

Ogni membro della famiglia racconta i suoi ricordi migliori di Alfred. Ogni personaggio metabolizza il proprio dolore per la perdita del maggiordomo in modo differente. Per alcuni è rabbia, per altri malinconia altri ancora appaiono freddi e distaccati. Da sfondo ad ogni racconto, si percepisce una netta nota di tensione di ciascuno membro nei confronti di Bruce.

I toni dello speciale Alfred R.I.P., tutt’altro che ottimistici, sottolineano come il ruolo del maggiordomo sia essenziale, e faccia da collante affinché il clan resti unito. Alfred era l’unico elemento che mitigava le dinamiche ostili delle relazioni della Bat Family. Senza di lui, tutto è irrimediabilmente andato.

Il volume è denso di dialoghi, nonostante ci siano numeri momenti toccanti e malinconici, non sempre gli sceneggiatori riescono a dotarli dell’emotività necessaria, tanto che alcune interazioni dei personaggi appaiono vuote o addirittura prive di alcun senso; come l’uscita di scena di Damian dopo aver condiviso la sua storia.

Alfred R.I.P.

Elemento di grande impatto del libro è che i personaggi nonostante la morte di Alfred, riescono comunque ad andare avanti nella loro vita e nella loro missione. Con una fondamentale differenza, non c’è il maggiordomo a prendersi cura di loro. Questo elemento non di poco conto, rappresenta un punto a sfavore della famiglia. I componenti con le loro personalità e i trami individuali finiranno per distruggersi l’uno contro l’altro aprendo vecchie ferite.

Alfred R.I.P.
Alfred R.I.P.

I disegni delle atmosfere e dei personaggi sono molto eleganti, c’è un senso di oscurità che ben si adatta al tono del libro. Un ruolo importante è giocato dai colori dell’atmosfera. La storia principale è striata dal blu, che sottolinea ulteriormente la freddezza e l’infelicità. I flashback, invece sono più incalzanti e vividi con colori arancioni e terrosi.

Alfred R.I.P. potrebbe non essere l’addio perfetto per una figura iconica e indimenticabile come Alfred. Vale comunque la pena leggerlo se si è appassionati dell’universo di Batman e della Bat Family.

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Gianna Calatozzo

Ciao sono Gianna, ho una laurea in Giurisprudenza, un tesserino dell’ordine degli avvocati a cui vorrei aggiungere quello da giornalista. La passione per la scrittura, nata sulla carta e poi migrata sulla testiera, mi accompagna da sempre. A 6 anni gli altri volevano fare gli astronauti; io avevo già le idee chiare: volevo fare la giornalista.

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