
Ultima Modifica 28 Maggio 2025 16:29
Agostina Micciariello un’artista semplice ma ambiziosa
Oggi conosciamo un’artista campana di Solofra (AV), Agostina Micciariello, che grazie alla sua passione per i delfini ha creato un mondo artistico delicato e semplice. Infatti Agostina, non solo disegna, ma scrive fiabe, realizza lavori all’uncinetto, scrive poesie e viene selezionata per diverse pubblicazioni.
Whistle the dolphin
Tra le opere che realizza la Micciariello troviamo il progetto di “whistle the dolphin”, nato dal suo amore per gli animali che l’accompagna fin da piccola, sono le avventure di un delfino dai tratti molto semplici insieme al suo amico Flippy, una narrazione che può piacere sia ai grandi che ai più piccoli.
L’autrice ci ha inviato le tavole dove i due amici si incontrano per la prima volta:



Il protagonista salva, l’amico da una rete da pesca in fondo al mare, proprio a segnalare l’animo ambientalista dell’autrice che vuole mandare messaggi positivi al suo pubblico.
Agostina Micciariello un’artista semplice ma ambiziosa
Questa artista ci offre il suo amore per gli animali anche attraverso le sue storie, come ad esempio: Noel il mio angelo a quattro zampe. Se volete leggere le sue favole potete scoprirle sul profilo dell’autrice nel sito wattappad

Ma conosciamo meglio l’artista attraverso le seguenti domande che abbiamo posto a lei per voi.
Intervista ad Agostina Micciariello
D – Quando hai capito che volevi essere un’artista?

R – Una domanda molto interessante! Diciamo che l’ho scoperto un po’ per caso un po’ col tempo. Sin da piccola ero sempre attratta da tutto ciò che era creativo, dal modellare la plastilina a un semplice album da colorare. Poi, crescendo, col tempo, ho capito che la creatività e l’arte in generale fosse un modo per esprimere ciò che non riuscivo a tirare fuori a voce.
All’inizio ero attratta dal creare gioielli, tutto ciò che riguardava il modellare con le proprie mani, ma poi, finito il mio percorso di studi al liceo artistico, c’è stato un ritorno al passato quando da bambina provavo una forte attrazione per tutto ciò che era illustrato, tipo fumetti, libri illustrati oppure ricordo ancora con piacere, che
quando scrutavo un cruciverba, la prima cosa che andassi a ricercare con le mie pupille, fossero proprio quelle vignette o strisce umoristiche in bianco e nero.
E dopo aver passato un brutto momento molto forte nella mia vita, ho riscoperto quest “infantile” passione, mettiamola così. D’altra parte, l’unica “traiettoria” nel mio binario della mia vita che non ho mai deragliato è stata la scrittura; è sempre stato un dono naturale che anche da parte delle insegnanti mi è stato sempre riconosciuto.
Agostina Micciariello un’artista semplice ma ambiziosa
D’altronde, la scrittura è stata un altro tentativo per tirare fuori ciò che la mia voce non riusciva a tirare fuori.
Così, dopo questo lungo viaggio, ho capito che la scrittura e l’illustrare fossero il mio mondo, la mia vera via artistica, lo scopo a cui sono destinata: portare colori e parole in un mondo che ha dimenticato i colori e il vero parlarsi attraverso proprio i miei adorati pargoli, che ormai considero come miei “figli”: Whistle e Flippy.
D – Quale tecnica preferisci per i tuoi lavori artistici?
In realtà, non ho preferenze. Mi piace sempre sperimentare tutte le forme possibili e inimmaginabili per i miei lavori: che siano penne, matite, pennarelli, ago e filo, acquerelli… chi più ne ha più ne metta!
Voglio sempre spaziare, divertirmi con varie forme tecniche sui miei personaggi, portare sempre novità. Diciamo che amo cambiare, provare cose nuove mai fatte prima. Tipo ricordo che, una volta, tentai di dipingere un’illustrazione di Whistle e Flippy con le tempere a olio e così compresi, che le tempere a olio, non fossero per
me!

Una sola cosa è certa che ho per preferenza; tra carta e digitale, la carta vince sempre, almeno per me. La carta ti permette di toccare il tuo proprio lavoro, vederlo e crearlo con le tue abilità intellettive e manuali, sentire il profumo di pastelli e matita dopo che è stato completato non ha paragone. E poi, la soddisfazione di
vedere ciò che la tua mente crea proiettato su carta attraverso le tue mani è imparagonabile a ciò che viene realizzato in digitale, anticipando che non abbia nulla contro riguardo a questo mondo, anzi!
Sto sperimentando anche nel realizzare illustrazioni fatte digitalmente dei miei personaggi e devo ammettere che non siano così male, essendo che mi considero un disastro riguardo a ciò; piano piano sto
imparando anche quest’altra via artistica.
Penso che un’ artista non debba fermarsi a una sola tecnica ma provare tutte le tecniche che il mondo artistico ci propone fin quando non si riesce a trovare il proprio stile in cui riconoscersi. Un vero artista sperimenta sempre anche quando fallisce, trova in ogni tecnica la propria preferenza, che sia carta o digitale.
D – Quando hai immaginato per la prima volta la storia di Whistle e Flippy?
R – Questa domanda ha già la risposta di per sé e dico subito perché: la mia prima storia dei miei pargoli, proprio ai loro albori, era una semplice vignetta quadrata con loro disegnati non come li vedete adesso, ma tipo scarabocchio: il corpo di Whistle non era disegnato proprio come dovrebbe essere un delfino e Flippy aveva delle dimensioni non proprio esatte di quello che dovrebbe essere un piccolo pesciolino.
Iniziai un po’ per noia poiché era durante il periodo della pandemia, un po’ per iniziare a modellare il mio personaggio dato che già avevo in mente di creare un personaggio tutto mio da condividere col mondo… e da lì, mi sono detta, perché non provare a rendere questi “scarabocchi” un progetto, una storia, una realtà da diffondere nel cuore di tutti e tutte, legandole a un famoso filo rosso, lo stesso con cui si sono conosciuti i miei personaggi, citando il loro primo fumetto a tre tavole “Come Whistle incontrò Flippy”.


In più, Whistle e Flippy nascono da un’altra mia passione che ho coltivato sin da piccola: l’amore per i delfini. Da bambina a giovane donna che sono adesso, sono gli unici esseri o passione che non ho mai smesso di amare e che sono rimaste sempre una parte di me e con me. Così ho unito il mio percorso d’artista a quest’altra mia passione per questi esserini dall’incredibile intelligenza e bellezza, che, mescolati insieme, hanno dato origine e vita a Whistle e Flippy.
Whistle e Flippy di Agostina Micciariello
Così da scarabocchio – passatempo, si sono trasformati in una storia colma di avventure e divertimento. Le storie dei miei personaggi nascono sempre dall’immaginazione e dalla ispirazione che mi circonda: anche osservare un semplice fiore, posso tramutarlo, nel loro mondo, un coloratissimo e profumatissimo anemone – primula per citare la striscia “Anemoni primula” . Le mie storie nascono sempre da un pizzico di immaginazione casuale e da un pizzico di ispirazione casuale.
D – Le tematiche ambientaliste ricorrono nelle tue opere, qual è il messaggio che vuoi mandare al tuo pubblico?
Il mio messaggio che voglio portare a tutti e a tutte è come un messaggio in bottiglia trasportata dalla corrente del mare: chiunque vorrà raccoglierla, spero che la accoglierà con amore e cambiamento sincero.
Il mondo sta dimenticando da dove proveniamo, a chi siamo connessi: la Natura.
Stiamo dimenticando che siamo solo una parte di un grande sistema naturale, più grande di noi, credendoci padroni di una Terra che padroni non ne ha.

Il mio messaggio è questo: siamo parte di Madre Natura, facciamo parte e siamo come gli animali (anche se avremmo molto ma molto da imparare da loro). Soprattutto il mare, gli oceani, gli ecosistemi marini, sempre più fragili come cristalli, dimentichi che sotto quella superficie azzurra in cui amiamo nuotare durante le belle giornate, ci sia vita ed esseri viventi. Dopotutto, come si suol dire, un nostro respiro lo dobbiamo al mare. E se vogliamo dirla tutta, siamo fatti di Mare e Terra.
D’altro canto, il messaggio principale che voglio sussurrare e che mi sta a cuore più di tutto riguarda proprio sui delfini: voglio che tutti e tutte, tramite il mio dolce Whistle, possano conoscere l’importanza e la bellezza di queste straordinarie creature, di quanto rispetto c’è bisogno ancora di avere e comprendere su di loro; dal loro mondo naturale fra pesca eccessiva e inquinamento a quello che vivono in cattività come prigionia. Mi auguro che in molti, proprio come è accaduto con me guardando Flipper & Lopaka (una serie TV animata, per chi non la conoscesse), Whistle possa essere l’inizio di una passione, ispirazione, motivazione…
E come amo trasmettere questo messaggio molte volte, lasciandolo qui come augurio a chi lo sta leggendo proprio adesso, leggendo o osservando le avventure dei miei amati: sii curioso e scopri lo straordinario anche nell’ordinario come fa Whistle e trova il coraggio nella paura come fa Flippy. Questo è ciò che auguro a tutti e a
tutte voi di Fumetti Indelebili.
D – Abbiamo visto che scrivi, sia racconti che poesie, puoi farci leggere il tuo componimento poetico preferito?

Ma certo! Perchè no? Tutti i miei racconti e le mie poesie sono ispirati sempre dai miei personaggi, poiché amo diffonderli in tutte le forme possibili! Ovviamente, ogni tanto, mi lascio andare anche a poemi di vario genere. Ve ne lascio uno composto di recente… tutto ciò che scrivo è il mio preferito!
Mondi paralleli
Mondi paralleli, universi paralleli
divisi da due segmenti:
abisso e superficie,
buio e luce,
notte e giorno.
Ma ciò che accomuna un pesciolino abissale da un bianco delfino fino a un minuto
pesciolino marino,
è che vivono nella stessa acqua, nello stesso mare, nello stesso respiro.
Fra luce e buio, fra abisso e non abisso, in fondo,
la differenza,
non è poi così abissale.
D – Sei stata pubblicata in molte raccolte, come ti sei sentita quando te l’hanno comunicato?
Oh, la gioia che provo ogni qualvolta che i miei personaggi vengono selezionati è immenso e gratificante. Mai avrei immaginato che avrei raggiunto simili traguardi, mai avrei pensato che molte di queste piccole case editrici e riviste, le quali le ringrazio immensamente ancora, avrebbero scelto proprio il mio lavoro, i miei protagonisti. Vedere il mio nome e cognome, i miei personaggi su quelle pagine, gonfiano d’orgoglio il mio cuore, la mia anima. Il fatto che in molti possano vedere e leggere le loro avventure, mi domando sempre quali saranno le loro reazioni, cosa ne penseranno, quali sentimenti suscitano ai lettori e lettrici… ne sarei molto curiosa.


È’ davvero emozionante.
Molte volte non nascondo che mi è sfuggita qualche lacrima di gioia… non tanto per l’emozione in sé, ma tanto per quanta soddisfazione porta un progetto che parte dal basso come il mio.
Chissà che qualcuno che stia leggendo questa intervista non conosca già qualche mia storiella – avventura dei miei personaggi!
Chissà quanta gioia o coraggio in qualche cuore solo e buio avranno portato i miei beniamini… e chissà quanti, leggendo le loro pubblicazioni, abbiano provato un sorriso sulle loro labbra…
D – Abbiamo visto anche i tuoi lavori all’uncinetto, li troviamo molto belli e particolari, quando e come hai imparato quest’arte?

Grazie per i vostri complimenti per quanto riguarda i miei ricami su tela. Sono grata che vi siano piaciuti a tutti quanti voi della redazione! Diciamo che quest’arte è un dono di Natura trasmesso di generazione in generazione e quando non ho impegni col mio progetto, mi diverto a fare qualcosina come passatempo.
Amo realizzarli su tela, proprio come fossero dei quadri, lasciando sempre qualche effetto tridimensionale come si vedono in foto, per dare quella sensazione di “reale”, oltre a essere un mio tipo di stile, come se fuoriuscissero dalla tela. Quest’arte l’ho imparata da sola, perfezionandola col tempo, quindi, posso dire che sono stata
un’autodidatta con ago e filo.
Ne vado molto fiera, poiché ci metto mesi per finirli e la soddisfazione che si prova una volta completati è gratificante pensando a cosa sia capace nel realizzare con le mie proprie mani. Ovviamente, tutti lavori pubblicati sui miei social!
Mi auguro che anche i lettori e le lettrici di questo blog possano apprezzare i miei lavori e invito tutti quanti a prendere ago e filo per iniziare a ricamare… ovviamente, senza fermarsi al primo filo cucito male. Anzi, è da lì che hanno inizio i ricami migliori!
Riflettendoci su adesso per un attimo, vorrei che i miei ricami fossero d’ispirazione per gli altri nell’iniziare in quest’attività, anche come semplice hobby, richiede solo pazienza e tempo.
D – Hai scritto il racconto “Noel il mio angelo a quattro zampe” parlaci un po’ di come è nata questa storia.
Questa storia pubblicata a Febbraio su Wattpad è una dedica, una dedica d’amore per il mio cagnolino, Noel, venuto a mancare 2 anni fa. Una storia semi-biografica e fantastica, dove si intrecciano due dialoghi: aldilà e aldiqua, Maria (la protagonista) e Noel.

Un sentiero da percorrere non solo come luogo ma anche come l’interiore che deve percorrere Maria per ritrovare il proprio sole perduto nella sua notte.
Questa storia nasce proprio per portare conforto a quanti e a quante come me hanno vissuto questo tipo di perdita, che a volte viene ingiustamente sminuito come lutto, per consegnare un messaggio di speranza e sollievo nella notte della morte. Quanti e quante hanno avranno bisogno di ascoltare una storia del genere…
Chissà che qualcuno che stia leggendo questa parte di domanda non stia vivendo proprio un tipo di tale mancanza. E come invito ad accogliere questo messaggio e a vederlo come un segno per chi stia vivendo questo tipo di lutto.
Vi lascio la sinossi della storia, sperando che possa attrarre più persone possibili, sperando di ritrovarli nel sentiero di Noel e Maria:
“Dopo la perdita del suo amato cagnolino, Noel, Maria decide di erigere un intero sentiero fino alla tomba del suo dolce Noel. Ogni giorno, la giovane ragazza lo visita abitualmente, sistemando con cura fiori e girandole.
Ma in un giorno qualunque, quasi come per magia, il suo adorato cagnolino gli appare, facendole visita ogni qualvolta che Maria giungesse in quel luogo.
Così, magicamente, Noel comincerà a parlarle… qualcosa di impossibile per un peloso terrestre!
Entrambi intesseranno un dialogo sempre più intenso, consigliando la sua umana su come affrontare incertezze e paure che la vita comporta.
Piano piano, la fanciulla capirà, grazie al suo angelo a quattro zampe, il vero significato dell’esistenza e soprattutto della morte nella vita.
Una storia semi-biografica, tratta da una storia vera, che narra dell’amore incondizionato oltre l’aldilà, della trasformazione del lutto in vita.
Un racconto illustrato per chiunque abbia perso il proprio amico peloso e voglia ritrovarlo fra queste pagine, in questo dialogo di pura lealtà.”
D – Hai degli artisti da cui hai preso ispirazione? Parlaci dei tuoi autori preferiti.
Devo dire che la mia arte è la mia, quindi non si ispira a qualche corrente artistica particolare o a qualche artista proprio perché frutto della mia mente ma se devo dire quali siano i miei preferiti, c’è ne sono eccome!
Il primo fra tutti, Van Gogh; mi attira il fatto che sia stato incompreso quando fosse in vita e che solo dopo la sua morte, la gente abbia cominciato a capire chi fosse. E come se la sua morte avesse dato nuova vita alle sue opere, un nuovo significato alla sua esistenza. Ha trasmesso con la sua arte messaggi che ai quei tempi il mondo ne era cieco; il significato della vera bellezza nella quotidianità.

Molti lo consideravano e ancora adesso lo considerano pazzo, ma in realtà credo che fosse una delle anime
artistiche più sensibili. Uno dei suoi quadri miei preferiti è “I Girasoli” , non solo perché sia il mio fiore preferito ma mi trasmette un senso di calma, di bellezza… e poi è un mio portafortuna personale!
Frida Kahlo è un’altra delle mie preferite; una vera combattente e rivoluzionaria per quanto riguarda sull’emancipazione femminile, la sua figura che trasmette questi colori vibranti come la sua vita mi trasmettono un senso di energia e vitalità, proprio tipici del suo carattere.
E infine, per ultimo ma non ultimo, a livello letterario, Leopardi; le sue poesie mi comunicano un senso di profondità che va oltre l’interiore. Anche lui, come Vincent, è stato incompreso fra gli incompresi. Mi emana sempre un senso di tenerezza la sua vita così fragile nella sua immensità…
D – Quali sono le tue ambizioni? Dove vorresti vederti fra 10 anni?
Questa domanda è una domanda che mi pongo a me stessa, sempre.
Non so darvi una risposta in merito, non saprei cosa accadrà per me per quanto riguarda in futuro. La mia unica ambizione è solo che i miei beniamini possano portare colore e allegria a tutti e a tutte, così come a voi. Dico sempre che, a piccoli passi, forse arriverò dove non credo nemmeno di arrivarci col mio progetto, ma non
solo.
Vorrei tanto sapere anch’io fra 10 anni dove possano arrivare i miei Whistle e Flippy… il futuro è un’incognita per tutti e tutte.
La mia più altra grande ambizione, però, dopo questa intervista, è che tutti e tutte possano andare ad immergersi nelle avventure di Whistle e Flippy sui loro canali social, così iniziamo a piccoli passi a costruire un futuro che, fra 10 anni, saranno grandi passi!
Ti ringraziamo e invitiamo i nostri lettori a seguire le tue pagine social che mettiamo qui in seguito.
- https://www.instagram.com/agostina_micciariello
- https://www.instagram.com/whistle_thedolphin
- https://www.instagram.com/noel_thedoggy
- https://www.wattpad.com/user/Tynadelphy2000

Colorista e Autrice di Fumetti, è una dei fondatori dell’Associazione Culturale Fumetti Indelebili, che organizza il San Beach Comix. Disegna insieme a Valentino Coratella Cippi & Friends, ha all’attivo 3 pubblicazioni a fumetti dedicate ai più piccoli. Insegna tramite l’associazione le basi del fumetto ai bimbi. Da sempre appassionata della cultura nerd, fumetto e GDR. E’ una pro-gamer di Genshin Impact.