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“A Plague’s Tale: Innocence” | Quando la furbizia sconfigge la forza bruta

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A Plague’s Tale: Innocence, quando la furbizia sconfigge la forza bruta.

Se non avete particolari problemi con i topi, vi piace prendervi cura di un bambino piccolo e adorate i giochi con una storia molto ricca, A Plague’s Tale: Innocence è il gioco che fa per voi. Dal momento che è stato recentemente regalato da Epic Games, ne abbiamo approfittato per provarlo e recensirlo.
È un gioco un po’ diverso dal solito, non controllerete un personaggio fortissimo capace di sconfiggere tutti. Al contrario, Amicia (la protagonista) è una ragazzina nobile alle prese con l’adolescenza, con un padre amorevole ma sempre molto occupato, una madre distante e un fratellino, Hugo, che le ruba costantemente l’attenzione per via della sua misteriosa malattia. Su queste basi si sviluppa il gameplay.

Cosa aspettarsi dal gameplay

Amicia si ritroverà improvvisamente sola a doversi prendere cura del fratellino che praticamente conosce a malapena, nel mezzo di una pandemia decisamente peggiore di quella Covid e perseguitata dall’esercito dell’inquisizione francese che vuole rapire Hugo anche a costo di ucciderla. Per sopravvivere dovrà usare la sua testa, sgattaiolare tra i vari pericoli, correre e, quando tutto ciò non sarà più utile, usare la sua fionda. Insomma, non potrete giusto lanciarvi e sperare di cavarvela con combattimenti corpo a corpo; questa proprio non è un’opzione perchè Amicia non resisterà nemmeno un secondo se attaccata da un nemico. Dovrete invece considerare ciò che vi circonda, studiare i nemici e le varie possibilità di superare gli ostacoli. In quasi tutte le situazioni infatti si possono creare delle trappole, usare i topi a proprio vantaggio oppure, con molta pazienza, sgattaiolare via.
Anche se il gameplay può risultare un po’ ripetitivo in alcune fasi, c’è sempre dell’alternanza tra combattimenti, fughe, stealth e puzzles. Questi ultimi sono sempre relativamente semplici da risolvere e ben integrati con la storia.

"A Plague’s Tale: Innocence" | Quando la furbizia sconfigge la forza bruta

foto del gameplay
A Plague’s Tale: Innocence

Una storia degna di un’avventura dark fantasy

Oltre all’inquisizione, l’altro nemico principale di Amicia sono i topi che, nel bene o nel male, sono i co-protagonisti di questa storia. Buona parte del gameplay, infatti, si svolge cercando di non finire divorati da orde di topi impestati. Mentre per alcuni nemici umani è possibile usare la fionda, per i topi non ci sono altre possibilità oltre ad ingegnarsi e trovare passaggi alternativi e usare l’ambiente circostante; solo più avanti nella storia, saranno possibili alcune soluzioni alternative.
I topi sono il motore della storia: sono la causa che da inizio alla storia vera e propria e vi faranno compagnia per tutto il vostro percorso. Un po’ come gli zombies in “The Walking Dead”, inizialmente dovrete imparare a sopravvivere agli incontri, poi man mano scoprirete come usarli a vostro vantaggio. Sebbene per alcuni possa sembrare un po’ semplice e magari persino clichè, vi assicuro che la storia è scritta meglio di parecchi film e serie TV che vanno al momento e saprà tenervi incollati fino alla fine.

A Plague’s Tale: Innocence
A Plague’s Tale: Innocence

Un ottimo gioco da prendere scontato

Per finire, il gioco è sicuramente piacevole, ha una bella storia e dovreste riuscire a finirlo orientativamente in una decina di ore. Lo consiglio soprattutto se volete un gioco “immediato”, nel senso che non dovrete spendere ore a gestire inventario e abilità ma andrete dritti all’azione. Lo trovate spesso in offerta su Epic Games o Steam, per cui potrebbe valere la pena aspettare un po’ e comprarlo scontato.

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